Pubblicato il Piano Operativo della Strategia Nazionale per le competenze digitali
Pubblicato il Piano Operativo della Strategia Nazionale per le competenze digitali
23 dicembre 2020
Anticipazioni del Piano sono state fornite nel corso di un evento internazionale, suddiviso in due momenti distinti il 2 dicembre e 16 dicembre , organizzato con la Digital Skills and Jobs Coalition - apre una nuova scheda della Commissione europea, la rete europea che aggrega le realtà attive nel contrasto al digital divide e a cui partecipa anche la Coalizione italiana.
Si tratta di un documento ambizioso, che punta a colmare il gap digitale del nostro Paese entro il 2025. Elaborato in un’ottica corale, con la regia del Comitato Tecnico Guida di Repubblica Digitale, coordinato dal MITD tramite il Dipartimento per la trasformazione digitale, mettendo sullo stesso tavolo, Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Università, istituti di ricerca, imprese, professionisti, Rai. Il processo ha coinvolto anche associazioni e varie articolazioni del settore pubblico oltre che le organizzazioni aderenti alla Coalizione Nazionale e ha tenuto conto dei primi contributi raccolti attraverso parteciPa - apre una nuova scheda , la piattaforma del Governo dedicata ai processi di consultazione e partecipazione pubblica.
Gli obiettivi del Piano
Tra gli obiettivi del Piano Operativo da realizzare entro il 2025 ne segnaliamo alcuni il cui conseguimento mira ad avere un impatto rilevante per la crescita del nostro Paese:
- Raggiungere il 70% di popolazione con competenze digitali almeno di base, con un incremento di oltre 13 milioni di cittadini dal 2019 e azzerare il divario di genere;
- duplicare la popolazione in possesso di competenze digitali avanzate (con il 78% di giovani con formazione superiore dimezzando il divario di genere, il 40% dei lavoratori nel settore privato e il 50% di dipendenti pubblici);
- triplicare il numero dei laureati in ICT e quadruplicare quelli di sesso femminile, duplicare la quota di imprese che utilizza i big data;
- incrementare del 50% la quota di PMI che utilizzano specialisti ICT;
- aumentare di cinque volte la quota di popolazione che utilizza servizi digitali pubblici, portandola al 64% e portare ai livelli dei Paesi europei più avanzati, l’utilizzo di Internet anche nelle fasce meno giovani della popolazione (l’84% nella fascia 65-74 anni).
Le linee di intervento
Il Piano indica le azioni di sistema per l’attuazione delle linee di intervento della Strategia Nazionale - apre una nuova scheda e delinea gli obiettivi, misurabili, per ciascuna azione nell’ambito dei quattro assi individuati:
- Istruzione e Formazione Superiore - per lo sviluppo delle competenze digitali all’interno dei cicli d’istruzione, con il coordinamento del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca;
- Forza lavoro - per garantire competenze digitali adeguate sia nel settore privato che nel settore pubblico, incluse le competenze per l’e-leadership, con il coordinamento del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per la Pubblica Amministrazione;
- Competenze specialistiche ICT - per potenziare la capacità del Paese di sviluppare competenze per mercati emergenti e nuove possibilità di occupazione, in gran parte legate alle tecnologie innovative e al possesso delle competenze indispensabili per i lavori del futuro, con il coordinamento del Ministero dell’Università e Ricerca e del Ministero dello Sviluppo Economico;
- Cittadini - per sviluppare le competenze digitali necessarie a esercitare i diritti di cittadinanza e la partecipazione consapevole alla vita democratica, con il coordinamento del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione).
L’architettura del piano si articola in 4 assi strategici nell’ambito di ciascuno dei quali sono individuate le azioni di breve, medio e lungo termine che attuano le priorità e le linee di intervento definite nella Strategia. Il modello che consente il monitoraggio di tali azioni include un cruscotto di indicatori di impatto generale, suddivisi per ciascun asse, tra fattori abilitanti e risultati da ottenere, nonché indicatori specifici per ciascuna azione.
Tra le oltre 100 azioni descritte nel Piano, relative a ciascun asse di intervento, se ne evidenziano solo alcune, rimandando il quadro dettagliato ad una lettura completa del Piano:
Istruzione e formazione superiore
- “Formare al futuro”, un programma integrato di formazione del Ministero dell’istruzione, rivolto a tutto il personale scolastico, sulla didattica digitale integrata e sulla trasformazione digitale dell’organizzazione scolastica;
- Progettazione del curricolo digitale per valutare e certificare nelle scuole le competenze degli studenti, secondo il quadro DigComp;
- Potenziamento dei percorsi di formazione universitaria fortemente orientati alla ricerca industriale e all’innovazione.
Forza lavoro
Nel settore privato
- Destinare un credito d’imposta alle imprese che investono in formazione verso i propri dipendenti, sulle tecnologie abilitanti il paradigma 4.0;
- Creazione di uno Sillabo delle competenze digitali per le imprese di industria 4.0, per fornire gli strumenti necessari ad utilizzare le tecnologie abilitanti dell’ Industria 4.0.
Nel settore pubblico
- Rafforzamento delle competenze manageriali a supporto della transizione al digitale;
- Realizzazione e adozione di uno strumento per la rilevazione dei fabbisogni di formazione in ambito digitale e promuovere interventi formativi mirati (progetto “Competenze digitali per la PA”).
Competenze specialistiche ICT
- Sostegno per borse di dottorato dei corsi Digital/ICT;
- Potenziamento del sistema degli Istituti Tecnici Superiori in ottica 4.0.
Cittadini
- Sviluppo di ACCEDI, un ambiente digitale di autovalutazione e apprendimento per il potenziamento delle competenze digitali;
- Attivazione di un Servizio Civile Digitale per favorire l’inclusione sociale fornendo supporto all’utilizzo dei servizi digitali e potenziando le reti di facilitazione sul territorio.
Le azioni sinergiche per il cambiamento
Gli obiettivi prefissati intendono portare ad un rapido e significativo recupero nazionale sulle principali aree di sviluppo delle competenze digitali e di utilizzo di Internet, attuando una crescita economica e sociale che passi anche attraverso l’inclusione digitale e il superamento del divario di genere. Perché si possa giungere a questi traguardi sono necessarie azioni sinergiche e cambiamenti profondi, di natura culturale e tecnologica, che le azioni di sistema indicate nel Piano ben dettagliano, e che necessitano di una costante attività di evoluzione e arricchimento.
Sostanziale sarà anche il contributo della Coalizione Nazionale per le competenze digitali, che oggi conta oltre 170 iniziative promosse da più di 150 organizzazioni, le cui proposte hanno già un forte impatto positivo che, per citare un risultato, ha consentito nel 2020 di formare oltre 2,7 milioni di studenti, 70mila docenti, oltre 900mila cittadini, più di 250mila lavoratori, tra settore privato e pubblico.
Proprio per consentire di seguire costantemente la realizzazione delle azioni proposte, il modello di monitoraggio del Piano prevede la verifica semestrale dello stato di avanzamento e dei risultati ottenuti, misurando annualmente l’impatto generale che queste hanno sugli assi di intervento.
Foto di fauxels - apre una nuova scheda su Pexels - apre una nuova scheda