Osservatorio delle competenze Digitali 2023: il barometro del mercato del lavoro delle ICT in Italia

Osservatorio delle competenze Digitali 2023: il barometro del mercato del lavoro delle ICT in Italia

12 febbraio 2024

COALIZIONE EUROPEA

L'Osservatorio delle competenze digitali è il progetto realizzato dalle 3 principali associazioni ICT italiane (Assintel, Anitec-Assinform e AICA) che mira a monitorare la questione delle competenze digitali e del mercato del lavoro delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Dai risultati che emergono di anno in anno si espongono le proposte concrete che le associazioni presentano al mondo politico e alle parti interessate.

L'edizione 2023 offre un'analisi aggiornata del mercato delle competenze ICT in Italia. Per quanto riguarda la domanda di competenze, lo studio offre un'analisi approfondita dei dati sugli annunci di lavoro online per i profili ICT. Per quanto riguarda l'offerta, lo studio si concentra sul sistema di formazione delle competenze digitali, dai corsi di laurea universitaria agli ITS, ai Bootcamp e alle scuole secondarie. Per completare la panoramica del mercato, lo studio propone una stima del divario tra domanda e offerta per giungere a una sezione finale composta da suggerimenti politici volti a ridurre gli squilibri del mercato e a rispondere alle principali domande di formazione.

In Italia, gli annunci di lavoro pubblicati sul web per assumere professionisti delle ICT sono aumentati da 25 mila all'inizio del 2019 a 54 mila nel febbraio 2023 (+ 116 %). Al centro delle richieste delle imprese vi sono gli sviluppatori di software e gli esperti in ingegneria delle reti e dei sistemi. Ma le università, le accademie ITS e le scuole superiori non riescono a rispondere tempestivamente: nel 2022, per circa 219 mila annunci pubblicati online, solo 44 mila laureati o titolari di diplomi nel settore delle ICT sono entrati nel mercato del lavoro. In particolare:

  • nelle università vi è ancora una crescita limitata dei corsi ICT (questi corsi rappresentano il 7% dell'offerta formativa) e forti squilibri di genere: ad oggi, su 100 laureati in sicurezza informatica, solo 6 sono donne;

  • nelle accademie ITS lo sforzo di aumentare l'offerta formativa in materia di ICT è apprezzabile, ma ad oggi vi sono solo 19 ITS attivi in tutto il territorio nazionale e il numero di laureati è molto limitato;

  • nelle scuole superiori la percentuale di corsi ICT è in aumento, ma il numero di laureati pronti a entrare nel mercato del lavoro resta sostanzialmente invariato rispetto a otto anni fa.
     

Le associazioni raccomandano le seguenti politiche:

  • riformare il sistema universitario e scolastico, garantendo un'istruzione accessibile e inclusiva in materia di ICT;
  • "digitalizzare" il mercato del lavoro, sia attraverso il rinnovo dei programmi di apprendistato e dei dottorati industriali, sia promuovendo il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dell'attuale forza lavoro;
  • sviluppare un "ecosistema digitale", promuovendo l'imprenditorialità nel settore delle ICT e la creazione di reti collaborative di catene di approvvigionamento.

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