Rete dei servizi di facilitazione digitale

I servizi di facilitazione offrono ai cittadini affiancamento e formazione gratuiti per la diffusione delle competenze digitali.

Che cos'è la rete dei servizi di facilitazione digitale

Il progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale” si propone come azione di sistema e duratura per sostenere efficacemente l’inclusione digitale, realizzando una nuova opportunità educativa rivolta a giovani e adulti che mira a sviluppare le competenze digitali di base richieste per il lavoro, la crescita personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva, come definite nel quadro europeo DigComp. Il fine ultimo dell’intervento è rendere la popolazione
target competente e autonoma nell’utilizzo di Internet e dei servizi digitali erogati dai privati e dalla Pubblica Amministrazione, abilitando un uso consapevole della rete e fornendo gli strumenti per beneficiare appieno delle opportunità offerte dal digitale.

Grazie ai servizi forniti dai punti di facilitazione digitale, i fruitori vengono accompagnati e formati, sulla base delle loro specifiche esigenze e competenze di partenza (e seguendo l’approccio incrementale di apprendimento disegnato da DigComp rispetto alle sue aree di competenza), al progressivo utilizzo autonomo e consapevole:

  • di Internet e delle tecnologie digitali (ad esempio su temi come la protezione dei dati personali e la verifica dell’autenticità delle informazioni);
  • dei principali servizi digitali pubblici resi disponibili online (come ad esempio quelli relativi all’identità digitale, all’anagrafe e allo stato civile - inclusi i certificati online, alla piattaforma notifiche, ai servizi sociali ed educativi, ai servizi sanitari e al fascicolo sanitario elettronico, ai servizi di mobilità, alle piattaforme di partecipazione);
  • dei principali servizi digitali privati (come ad esempio quelli relativi alle videoconferenze, agli acquisti di prodotti e servizi, alla formazione, all’utilizzo della posta elettronica, dei social network e delle app di messaggeria istantanea).

Inoltre, l’iniziativa mira ad un apprendimento attivo di tipo “learning by doing” per un’acquisizione di competenze più pratica e riflessiva, anche favorendo l’attivazione della partecipazione dei cittadini in ambito di co-design, validazione e monitoraggio dei servizi digitali.
Utilizzando l’approccio dell'apprendimento capovolto, i cittadini sono invitati ad accelerare l’apprendimento avvalendosi in maniera autonoma dei contenuti proposti mentre i facilitatori massimizzano l’efficacia delle interazioni faccia a faccia utilizzando le risorse disponibili online e verificando la comprensione e l’acquisizione delle competenze, avvenuta anche in modo autonomo, da parte dei cittadini-fruitori dei servizi del punto.

I servizi

Le attività che caratterizzano i presidi di facilitazione digitale e che si basano sul quadro europeo DigComp sono:

  • la formazione/assistenza personalizzata individuale (cd. facilitazione), erogata generalmente su prenotazione o a sportello, per accompagnare i cittadini target nell’utilizzo di Internet, delle tecnologie e dei servizi digitali pubblici e privati, partendo dalle esigenze specifiche e dalle competenze di partenza;
  • la formazione online, anche in modalità di autoapprendimento e asincrona, attraverso l’accesso in autonomia ai materiali già disponibili nel catalogo delle risorse formative sul sito web di Repubblica Digitale o realizzati ad hoc, promuovendo percorsi personalizzati;
  • la formazione in gruppi (in presenza e con canali online) attraverso micro-corsi utili a supportare i cittadini in applicazioni/esercitazioni, risoluzione di problemi pratici ed eventuali approfondimenti con il fine di massimizzare la formazione sincrona. In questo caso il facilitatore può strutturare le attività in modo mirato, stimolando proattivamente il coinvolgimento dei cittadini anche sulla base dei test di autovalutazione e delle risorse formative disponibili sul sito web di Repubblica Digitale.

Sulla mappa saranno presto disponibili tutti i Punti Digitali Facile attivi sul territorio nazionale, con orari di apertura e servizi.

Chi sono i facilitatori digitali

I facilitatori digitali svolgono un ruolo cruciale nell'aiutare le persone che si recano presso i Punti digitale facile a navigare nel mondo delle tecnologie digitali e di Internet e a sviluppare le loro competenze digitali.

Alcune persone non hanno competenze in ambito digitale, altre hanno competenze molto basse e richiedono di svilupparne alcune in modo specifico. Nel promuovere percorsi di inclusione digitale, ciascun facilitatore apporta competenze, conoscenze, qualità e approcci unici e diversi. Possiede competenze digitali piuttosto avanzate, anche se non specialistiche, ed entusiasmo per Internet e la tecnologia. È paziente e sa ascoltare, è socievole e ben disposto a parlare con persone che non conosce. Inoltre, sa spiegare in termini semplici.

Le caratteristiche e le competenze dei facilitatori

Dall’inizio e per tutta la durata dell’incarico, il facilitatore digitale viene invitato a un percorso di formazione sul lavoro da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale e del proprio ente di riferimento, con l’obiettivo di ottenere gli strumenti e una base culturale comune per svolgere al meglio le attività nei Punti digitale facile. Il programma formativo fornisce un inquadramento sul contesto della PA e trasmette conoscenze sui principali servizi pubblici online; inoltre, mira ad assicurare il raggiungimento di un livello adeguato di padronanza in materia di competenze digitali secondo il quadro di riferimento europeo DigComp 2.2; il livello 5, su una scala di 8 livelli, consente di essere indipendenti nell’uso delle tecnologie e dei servizi digitali e di saper fornire supporto agli altri. Il percorso formativo contribuisce anche a rafforzare le competenze relazionali e didattiche, al fine di potersi approcciare al meglio ai cittadini nella rilevazione e soddisfazione dei loro bisogni conoscitivi.

Il facilitatore può ricoprire diversi ruoli, in base a ciò che è chiamato a fare nella propria organizzazione o comunità, ma anche in relazione al tempo a disposizione.

Il facilitatore può essere:

  • una persona dell’ente, che si occupa di trasformazione digitale o di erogare un servizio a persone digitalmente escluse o con basse competenze digitali;
  • un professionista, per esempio un formatore o facilitatore di professione, oppure uno specialista ICT;
  • un volontario, che presta servizio, per esempio, presso una biblioteca o un centro associativo, oppure impegnato nell’anno di Servizio civile.